Per-donare: focus sull’ECONOMIA del DONO e le sue applicazioni pratiche
Basato sulla mutualità e il sostegno reciproco tra individui e comunità, il concetto stesso di economia del dono ascende nelle ere storiche e preistoriche dell’agire umano. Grazie all’immenso, costante e infaticcabile lavoro di archeologi/ghe, biologi/ghe, linguiste/i, antropologhe/gi, ecologiste/i, sociologi/ghe, e teorici/che di numerosissimi altri ambiti possiamo attualmente basarne l’analisi su’infinità di riscontri (anche pratici), per la fondazione di un movimento mondiale, in grado d’integrare (e magari non troppo in là) di sovvertire la logica del mercato di scambio, radice delle mancanze umanitarie e promotore della disuguaglianza.
Per-donare demolisce le pretese scientifiche dell’economia.
Critica fondamentale e colta alla logica dello scambio da una prospettiva linguistica.
L’ultimo weekend del mese porta in Trentino due tra le massime esperte del settore, a livello mondiale e nazionale.
“Genevieve Vaughan è una linguista americana che per decenni ha studiato il rapporto madre-figlio individuandone il portato nella società e nello sviluppo della civiltà: da questa angolazione peculiare ha potuto ricostruire così il valore del dono; pregnante nell’esperienza materna, una madre dona incondizionatamente la vita, l´amore, la cura, il nutrimento ai propri figli senza nulla attendersi in cambio. Questo dono diventa così parte essenziale dell´archetipo materno e struttura tutte le relazioni che ruotano intorno all’economia sociale. Sviluppa quindi, insieme ad altre ricercatrici, il paradigma dell’economia del dono che prende ispirazione dall’interesse umano disinteressato per immaginare una economia che non basi tutto sullo scambio di equivalenti. E una società che riconosca la gratuità come valore fondativo.” Ella sarà la relatrice della conferenza ad INGRESSO GRATUITO di SABATO 30 Marzo 2019 dalle ore 20.00: -L’economia materna del dono-.
Un breve focus letterario tratto direttametne dal suo libro:
-Possiamo guardare alle nostre attuali società come alla coesistenza di due tipi di economia: un’economia dello scambio(o di mercato) e un’economia del dono. Dalle due economie arrivano due sistemi di valori profondamente differenti: la prima promuove la competizione, mentre l’altra incoraggia la collaborazione. In più, l’ E.dS. compete con l’E.dD. con lo scopo di dominarla. A livello logico di organizzazione della vita e della comunità, risulta immediatamente evidente che la cooperazione, in quanto principio superiore fondamentale della sopravvivenza intraspecifica e interspecifica, “vince” la gara qualitativa.
L’economia basata sullo scambio, che compete con il dono mentre coesiste con esso, lo sfrutta e lo discredita, spesso negandone l’esistenza stessa, cosicché lo scambio sembra essere all’origine dei doni che ha ricevuto o preso. Portando avanti questa cancellazione, la logica dello scambio, che è una logica identitaria autoriflettente e auto-assertiva, mette il dono in una non categoria con la quale non deve competere. Così le due funzionano insieme come parassita e ospite. Nonostante questa collusione l’ospite rimane molto più esteso del parassita e il dono un’alternativa profondamente celata che permea il patriarcato capitalista a tutti i livelli.-
Nella giornata di DOMENICA 31 Marzo 2019, invece, a partire dalle 10.00 si terrà un laboratorio pratico esperienziale di applicazione del metodo del consenso tenuto da “Daniela Degan laureata in Economia&Commercio, settore in cui lavora da oltre 30 anni. Nel corso degli ultimi 12 anni, come libera ricercatrice, ha sviluppato un percorso di ricerca sui temi della decrescita economica, dell’economia alterativa e degli archetipi e miti del sacro femminile nel Mediterraneo e in Europa, avvicinandosi ai modelli delle società gilaniche, mutuali, egualitarie. Ritiene che questi temi siano connessi sistematicamente. Formatrice dei temi sopra sintetizzati e delle metodologie partecipative volte al consenso, secondo processi ludo-pedagogici.” Nel corso del laboratorio, i partecipanti (citando Daniela) esploreranno i processi di tipo decisionale partecipato, con l’utilizzo di appositi strumenti che creano uno spazio e un tempo stra-ordinari, favorendo modalità auto poietiche e costruttive di eventi e azioni, momenti pratici di riscoperta della nostra radicata e innata capacità di distinguere, abitare, creare e attraversare le soglie di altri mondi possibili. Più che ricercare soluzioni e risposte, promuovo il desiderio di fare risuonare domande.
Le iscrizioni, ad entrambe le giornate sono possibili tramite prenotazione all’ indirizzo progettocreta.tn@gmail.com .
Il laboratorio è accessibile con un piccolo contributo simbolico. Il pranzo è condiviso: ognuno porta cibo e/o bevande da donare/donarsi durante la pausa pranzo.
Vi lasciamo con un breve file introduttivo:
Segnaliamo la campagna correlata di crowdfunding su -buonacausa.org- poichè (nonostante il contributo significativo
del Comune di Levico Terme e della Provincia Autonoma di Prento) per la completa realizzazione del progetto
necessitiamo di circa altri 2500€, per cui ci rivolgiamo a tutta la cittadinanza: “anche piccole donazioni
aiuterebbero a sostegno, e contribuireste così ad essere agenti di cambiamento
in un momento storico ingarbugliato, dove vige la logica “noi contro voi”,
l’odio e l’idealizzazione della violenza.
Perché siamo tutte e tutti, oggi, gli antenati e le antenate del mondo che verrà.” cit. Laura Ghianda