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Biografico
Pensiero in Evoluzione2021 (SPECIALE)

Pensiero in Evoluzione2021 (SPECIALE)

Tommaso Ghidini & Homo cælestis: evento online gratuito

Forse la benedizione più grande che si possa ricevere è scoprire giovanissimi qual è quella
passione che ci brucia dentro come una febbre. Un motore nucleare personalissimo che
produce speranza, fiducia, ottimismo, senza lasciare scorie radioattive.

[FIRMACOPIE previsto alle 17:30 dello stesso giorno presso LIBRERIA IL PONTE.]

Tommaso Ghidini, da vent’anni coinvolto nei più prestigiosi programmi aerospaziali al mondo e alto funzionario dell’Agenzia Spaziale Europea, quella passione l’ha scoperta molto presto: il volo. L’irresistibile attrazione per quello spazio senza confini che nel nuovo millennio impianterà una stazione sulla Luna, andrà su Marte, varerà i viaggi interplanetari e varcherà la frontiera che ci divide dallo spazio profondo. L’umanità del 2000 AEC avrà un rapporto del tutto nuovo con il cosmo in cui viviamo: l’Homo sapiens sapiens è pront* per diventare Homo cælestis; che saprà raccontare cosmogonie, missioni e omissioni astronautiche con rigore scientifico ed estro narrativo, suscitando una sorta di consapevolezza dell’universo.

Oggi siamo all’alba di una nuova era. Grazie alla loro visionarietà, combinata alla concretezza e alla capacità di organizzazione, i Sapiens hanno la possibilità di portare la propria vita, la propria cultura, i propri ideali, perfino i propri amori, là dove la vita non esiste. Siamo noi gli alieni che ambiscono a diventare una specie multiplanetaria, varcando il sottile confine della nostra atmosfera e mettendo piede nell’universo infinito delle possibilità. L’homo sapiens si trasformerà in homo caelestis non solo attraverso le tecnologie e le scoperte scientifiche che la corsa allo spazio ci regala, ma soprattutto per mezzo di una nuova consapevolezza di noi.

Estratto dal libro.

Come sceglie i suoi obiettivi l’ESA?

Quali sono le priorità e le strategie definite con i governi dei 22 Stati membri?

La Terra manterrà il focus degli addetti ai lavori e dei finanziamenti, anche in relazione ai cambiamenti climatici?

Da decenni le varie convenzioni internazionali e i progetti spaziali hanno da tempo abbandonato il concetto di conquista dello Spazio, in favore di un uso democratico delle risorse, ove il diritto interplanetario e l’ONU saranno al centro delle responsabilità globali e della pianificazione per un futuro impoteticamente più pacifico.

Locandina ufficiale.

Spaziando dalle commodities: internet o il segnale Gps, oggi forniti dai (precisissimi) servizi civili dell’Esa, alle competenze dell’ufficio di planetary protection, e tra qualche decennio a l’Homo martianis con le prime nascite umane su Marte che possiederanno caratteristiche tutte loro; l’umanità cercherà di afferrare quell’equilibrio tra se stessa e il cosmo finora sfuggito. Ma con uno sguardo sempre puntato al passato quale fonte di soluzioni alternative a problemi apparentemente insolvibili. Dopo le molte indagini e i numerosi patemi, si è scoperto un sistema per proteggere dai 520 gradi cui sarà esposto lo scudo termico in titanio del Solar Orbiter: con uno strato di nero d’ossa bruciate, quello delle pitture rupestri preistoriche.

“Non cerchiamo la vita sugli altri mondi perché diamo la Terra per spacciata. È il contrario, la nostra priorità è proteggerla, trattarla meglio rispetto a quello fatto finora, prendendole il polso grazie ai nostri satelliti, ma aggiungiamo opzioni di ulteriori risorse e ulteriori mondi. Prima non potevamo farlo, ora abbiamo la tecnologia che ce lo consente. Ci sono asteroidi con centinaia di migliaia di tonnellate di oro, ferro, metalli preziosi, acqua, risorse infinite senza rubarle a nessuno. Perché finora non abbiamo trovato nessuno nello Spazio”.

Intervista da Repubblica.

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